Nelle frequenti passeggiate con Simona a Gaeta lungo la via Aragonese, giunti al piccolo slargo di forma irregolare sovrastato dall’incombente mole del torrione del Castello, cuore militare del Borgo dove la strada comincia a declinare verso il mare, il nostro sguardo inevitabilmente si posava sempre sulla chiesa di San Giovanni Battista della Porta, devastata dal tempo e ridotta quasi in macerie. Provavamo sempre lo stesso senso di tristezza, profondo, al punto tale che dopo esitazioni, riflessioni, sempre condivise, decidemmo di intervenire.
Il primo passo l’acquisto ed il restauro con le nostre risorse private, sotto la guida della sovrintendenza. Di qui l’idea di dar vita ad una Fondazione alla quale conferire la Chiesa nella sua riscoperta bellezza, affidandola così ad una organizzazione che, almeno sulla carta statutaria, ha durata illimitata nel tempo e possa quindi preservarla dalle insidie naturali del tempo.
Una sfida di signoria sul tempo, nell’opposta direzione del passato che fu del resto lo sforzo fatto con Simona per rimettere in vita questo tempio millenario.
Tanto poco ne restava che si trattò di una ricostruzione più che di un restauro. Ed a maggior ragione una prova d’ amore per l’ arte; un’ amore operoso nella speranza di dare nuova vita a questa chiesa considerata quale episodio e testimonianza della lunga storia della città di Gaeta, ultima capitale del Regno delle due Sicilie, ricca di un patrimonio culturale accumulato in oltre due millenni.
Per questo senso di enorme rispetto per il passato è nata la Fondazione Gaetano e Simona Golinelli, con sede nella Chiesa di San Giovanni Battista della Porta, a perenne memoria di Simona e della sollecita cura da lei prestata a questo edificio. Un’ appassionata cura alla quale sono certo daranno seguito i familiari che verranno dopo di me.
Nel più recente passato, nella chiesa, in collaborazione con il Consorzio Universitario per l’ Economia Industriale e Manageriale ( Cueim ), sono state sviluppate attività di studio e ricerca afferenti prevalentemente tematiche d’impresa conseguendo risultati di cospicuo rilievo.
La costituzione della Fondazione vuole rappresentare un segno di discontinuità con il passato in quanto forte è ormai il desiderio, la curiosità, l’impegno ad approfondire tematiche che travalicano i tradizionali ambiti di interesse nell’economia manageriale sviluppando la ricerca di sempre nuovi percorsi, costrutti, schemi ed elementi che possano essere alla base di una rifondazione valoriale che possa recuperare il senso ultimo della vita.
Il restauro della sede
“Tanto poco ne restava che si trattò di una ricostruzione più che di un restauro. Ed a maggior ragione una prova d’amore per l’arte”
Perchè Gaeta
“Episodio e testimonianza della lunga storia della città di Gaeta, ultima capitale del Regno delle due Sicilie, ricca di un patrimonio culturale accumulato in oltre due millenni.”